I miei ragazzi che crescono sono stati il mio primo grande approfondimento del ritratto e dello studio dell’espressività.
L’essere mamma mi ha dato i miei primi meravigliosi soggetti da ritrarre, che rimanevo ore a fissare e a fotografare: spensieratezza, inconsapevolezza, cambiamento, lo sguardo che diventa adulto, il passaggio dall’età delle fiabe a quella della consapevolezza.
La spontaneità e autenticità che nella fotografia ritrattistica cerco di trovare tessendo un rapporto di fiducia ed empatia qui sono del tutto naturale.
Si celebrano momenti di un passaggio alla vita adulta che non torneranno più, cogliendo emozioni che attraversano in una tempesta continua la loro mente, intravedendo un mondo che cambia rivelato da uno sguardo nuovo, da una continua ricerca di sé.